La cedolare secca è un regime di tassazione facoltativo sulle locazioni di determinati immobili, scelto dal contribuente in sostituzione di tutte le altre forme di prelievo fiscale sul reddito da locazioni.
Chiunque percepisca dei redditi derivanti dalla locazione di immobili può optare per la cedolare secca, scegliendo così un regime di tassazione alternativo a quello ordinario ai fini dell’IRPEF, non versando più, in sede di registrazione e di rinnovo del contratto, le imposte di bollo e di registro.
La cedolare secca piace ai contribuenti
È notizia di qualche settimana fa, il regime di cedolare secca è stato scelto da oltre 2 milioni 558 mila proprietari nel 2018. Scomponendo i dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze, emerge quanto segue:
- 1 milione e 752 mila locatori hanno usufruito della cedolare con aliquota al 21 % per i canoni di locazione annui;
- 793 mila locatori hanno usufruito della cedolare con aliquota ridotta del 10 % con contratti a canone concordato;
- Più di 13 mila locatori hanno usufruito della cedolare secca per le locazioni brevi (aliquota del 21 %) di durata non superiore a 30 giorni
Continuando a parlare di numeri, l’insieme delle entrate nell’erario dello Stato generate complessivamente è superiore ai 2,7 miliardi di euro, poco più di 1.100 € per ogni singolo contribuente.
Stando alla scomposizione dei contribuenti per regioni e volendo stilare una mini classifica delle prime 5, sommando sia coloro che hanno utilizzato imponibile cedolare al 10 % e imponibile cedolare al 21 %, viene fuori quanto segue:
1. Lombardia (circa 431mila locatori)
2. Lazio (circa 287mila locatori)
3. Emilia Romagna (circa 256mila locatori)
4. Piemonte (circa 242mila locatori)
5. Veneto (circa 216mila locatori)
Si ricorda anche che, l’imposta sostitutiva si calcola applicando un’aliquota del 21 % sul canone di locazione annuo stabilito nel contratto mente l’aliquota si riduce al 10 % per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate nei comuni con carenze di disponibilità abitative.
L’introduzione della cedolare secca dall’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, anche a distanza di anni, continua ad ottenere successi nel mondo della locazione immobiliare.
Iscriviti alla Newsletter Immobiliare di DokiCasa. No spam!
Aggiornamento 2020, cedolare secca sulle locazioni commerciali
Ad oggi, la cedolare secca per gli immobili commerciali è possibile solo per coloro che hanno siglato la locazione di un negozio (categoria catastale C/1) entro il 31 dicembre 2019. In sintesi, niente cedolare secca nel 2020 per gli immobili commerciali.