Canone concordato Bologna: rinnovato l’Accordo territoriale

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L’Accordo Territoriale valido per tutta l’area metropolitana di Bologna e per i comuni del Circondario Imolese, che regola le locazioni a canone concordato, è stato sottoscritto in data 28/03/2024.

 

Esso è effettivo dal 1 aprile 2024 con durata fino al 31 marzo 2027 , fino comunque alla conclusione di un accordo successivo.

 

Hanno preso parte alla sottoscrizione dell’Accordo i Sindacati Inquilini e le Associazioni di Proprietari firmatarie, in un incontro svolto a Palazzo Malvezzi.

Canone Concordato Bologna

Novità dell’Accordo territoriale 2024

Analisi recenti hanno evidenziato un notevole aumento nel mercato libero della locazione residenziale negli ultimi anni, in parte dovuto alla forte presenza turistica che ha ridotto l’offerta di alloggi per la locazione a lungo termine e ha aumentato i canoni, rendendo molte zone della città inaccessibili per la maggior parte delle famiglie, studenti e studentesse.

 

L’accordo in oggetto contrasta questa tendenza, promuovendo un mercato della locazione a lungo termine con canoni accessibili e novità su alcuni punti fermi da dieci anni:

  • correzioni nella suddivisione delle zone omogenee della città
  • limite dell’11% sui rialzi massimi dei canoni rispetto ai livelli attuali
  • impegno esplicito contro ogni forma di discriminazione

Vantaggi dell’Accordo territoriale 2024

 

I vantaggi derivanti dai tipi di contratti previsti da questo accordo favoriscono sia i proprietari degli immobili locati che gli inquilini.

 

Infatti, l’accordo prevede la stipula di un canone di affitto inferiore rispetto al mercato, basato su parametri oggettivi relativi alle condizioni dell’immobile e alla sua posizione. Inoltre, parte di questo canone potrebbe essere detratto dal reddito imponibile del conduttore ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).

 

Come contropartita, i proprietari beneficiano di agevolazioni fiscali, come la “cedolare secca”, una forma di tassazione favorevole sui redditi derivanti dalla locazione concordata, e una tariffa IMU agevolata rispetto a quella ordinaria.

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