Macramè: il must estivo e DIY per decorare casa

lifestyle e homestyle

Il macramè, ovvero l’arte di creare con i nodi, è conosciuto sin dagli anni ’60 e ’70 del 900, ma l’origine si può far risalire al periodo vittoriano, quando era di gran moda.

 

Ma adesso, complici Pinterest ed Instagram, sta tornando alla ribalta. Portavasi pensili per piante, arazzi, cuscini e tanto altro, tutte le possibili creazioni che possono essere originate dall’intreccio.

 

Nel dettaglio e tecnicamente, il macramè è una tecnica per creare un tessuto, secondo un’antica tecnica marinara, con filati intrecciati e annodati tra loro, senza l’ausilio di aghi o uncinetti. Forse la popolarità sta proprio nel fatto che ogni nodo può essere creato con le proprie mani e non sono necessari altri strumenti particolari.

 

Affinché qualcosa sia considerato macramè, il progetto dovrebbe incorporare almeno un nodo macramè.
Nella maggior parte dei casi, i progetti macramè vengono uniti con diversi nodi. In alcuni casi, si possono avere elementi uniti tra loro con altre tecniche, quali la tessitura o il lavoro a maglia.

(Breve) Storia del macramè

Nella storia moderna, il macramè viene considerato una forma d’arte portata in occidente dai paesi arabi.

 

I tessitori del Medio Oriente hanno da sempre utilizzato diverse tecniche di annodatura per rifinire i bordi di arazzi, tappeti e scialli tessuti con frange.

 

Il termine macramè deriva dalla lingua araba, con la parola mahramatun, fazzoletto, o da migramah, letteralmente frangia per guarnizione. Da qui derivano anche i termini turchi-ottomani mahrama e makrama, rispettivamente asciugamano e fazzoletto.

 

Man mano che questi tessuti venivano distribuiti in tutta Europa, sempre più persone iniziarono a sperimentare l’arte del macramè come passatempo. Nel XVII secolo, la tecnica era arrivata fino in Inghilterra, dove veniva insegnata alle dame di corte sotto la guida della regina Maria II, ma non solo…

 

In un certo senso, anche i marinai si dilettavano con il macramè. Durante i lunghi viaggi, infatti, la tecnica di annodare e creare tessuti veniva utilizzata come un modo per rimanere impegnati e scongiurare la noia. I marinai, alla fine, aiutarono questa forma d’arte a diffondersi in tutta Europa: diventavano mercanti quando entravano in nuovi porti e scambiavano gli oggetti in macramè che creavano sulla nave. Gli articoli popolari includevano amache, cappelli e cinture.

 

Successivamente, con l’avvento delle macchine da cucire dopo la rivoluzione industriale, quest’arte andò via via scemando. L’annodatura a mano divenne di nuovo popolare alla fine degli anni ’60 e ’70, ma negli anni ’80 fu rapidamente fuori moda, tornando nel 2020 come MUST dell’arredo.

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3 modi per utilizzare le decorazioni in macramè

Fioriere da appendere

Le fioriere sospese in macramè ci fanno fare un salto nel passato, precisamente negli anni ’70, in quanto sono un classico esempio di decorazione di quell’epoca. Queste versatili fioriere possono essere appese alle finestre o negli angoli del salotto per aggiungere un po’ di verde, ma sempre con un tocco bohémien.

Arazzi

Una parete vuota ed anonima? Nessun problema! Gli arazzi in macramè sono un ottimo modo personalizzato per portare il macramè in casa, rimanendo fedeli al proprio stile personale. Le creazioni, solitamente artigianali, sono disponibili in diverse varianti di design tra cui scegliere: dalle forme geometriche ad un look più moderno.

Cuscini

I copri cuscini sono un altro ottimo modo per portare all’interno dello spazio un piccolo tocco di macramè, aggiungono infatti un’atmosfera spensierata e bohémien a qualsiasi stile di letto. Inoltre sono un’ottima opzione di decorazione per gli amanti dello stile minimal: la trama del macramè aggiunge profondità e calore a uno spazio per evitare che sembri troppo piatto o freddo.

In conclusione, oltre che essere un arredo perfetto che si adatta ad ogni stile e spazio, con il materiale adatto è possibile creare da soli fioriere, arazzi, cuscini e molto altro. Online ci sono tanti tutorial e ogni negozio specializzato è oramai fornito dei necessari kit DIY. 

 

Ogni progetto ha dozzine di varianti per renderlo proprio. Una volta che ti sarai abituato ad “annodare”, sarai in grado di creare i tuoi modelli e dar vita a tessuti davvero unici.

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