Cedolare secca: cosa è, come funziona e quali sono i vantaggi

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Quando si parla di locazione ad uso abitativo, si sente spesso parlare di “cedolare secca” ma c’è molta confusione. Abbiamo raccolto le 6 domande più comuni, per fare chiarezza.

Quando si affitta una proprietà immobiliare, si decide quale regime fiscale voler rispettare: regime ordinario o cedolare secca. 
Ecco le differenze:

  1. Il regime ordinario prevede che i redditi derivanti dalla locazione siano sommati a tutti gli altri redditi che il contribuente percepisce;
  2. La cedolare secca consente di sostituire l’Irpef e le relative addizionali, l’imposta di registro e l’imposta di bollo con il pagamento di un’imposta sostitutiva.

Per quali immobili si può usufruire della cedolare secca?

La cedolare secca è valida per le categorie catastali che vanno dalla A1 alla A11 ad esclusione della A10 (lista completa delle categorie catastali) e quelle per le quali è stata presentata domanda di accatastamento in una di queste categorie.

L’opzione per la cedolare secca può essere fatta anche per i contratti di locazione di tipo strumentale stipulati nel 2019. I locali commerciali devono essere classificati nella categoria catastale C/1 e avere una superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze.

Contratto di Locazione personalizzato

Chi può optare per la cedolare secca?

Possono decidere di optare per la cedolare secca le persone fisiche che concedono in locazione immobili ad uso abitativo, mentre sono escluse le locazioni ad uso abitativo effettuate nell’esercizio d’impresa, arti e professioni

Non possono optare per la cedolare secca: società di persone, società di capitali, imprenditori e lavoratori autonomi, anche nel caso in cui concedano in locazione un immobile abitativo ai propri dipendenti.

Quali sono i vantaggi della cedolare secca per Locatore e Conduttore?

Il vantaggio per il locatore è strettamente collegato al calcolo del risparmio fiscale che si in regime di tassazione cedolare secca. rispetto a quella ordinaria.

Il vantaggio per il conduttore è che se si opta per cedolare secca, non è possibile modificare il canone di locazione, anche se l’aggiornamento è indicato nel contratto stesso. Non vengono pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo, quindi l’inquilino (conduttore) evita di sostenere metà di queste imposte (solitamente suddivise tra locatore e conduttore).

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Quanto si paga in cedolare secca?

L’imposta sostitutiva si calcola applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito nel contratto.

L’aliquota si riduce al 10% per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate nei comuni con carenze di disponibilità abitative.

Come fare richiesta di cedolare secca

Il Locatore (Proprietario) che vuole avvalersi del regime di cedolare secca deve comunicarlo al Conduttore (Inquilino) tramite una raccomandata. Il mancato invio rende inefficace l’opzione stessa.

Si può scegliere di optare per la cedolare secca al momento della registrazione del contratto di locazione oppure negli anni successivi.

Durata e revoca della cedolare secca

La cedolare secca viene applicata per l’intero periodo di durata del contratto o, nei casi in cui l’opzione di cedolare secca sia esercitata nelle annualità successive alla prima, per il rimanente periodo di durata del durata contratto in cedolare secca. Per maggiori informazioni si può visitare la pagina dell’Agenzia delle Entrate.

Il Proprietario ha la facoltà di revocare l’opzione di cedolare secca in ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata. Così come è sempre possibile esercitare nuovamente l’opzione, nelle annualità successive alla revoca, rientrando nuovamente nel regime della cedolare secca.

La revoca deve essere effettuata entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente e comporta il versamento dell’imposta di registro, eventualmente dovuta.

In caso di proroga del contratto, è necessario confermare l’opzione della cedolare secca contestualmente alla comunicazione di proroga. La conferma dell’opzione deve essere effettuata nel termine previsto per il versamento dell’imposta di registro, cioè entro 30 giorni dalla scadenza del contratto o di una precedente proroga. 

In caso di risoluzione del contratto, l’imposta di registro non è dovuta se tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca. Tuttavia, è necessario comunicare la risoluzione anticipata presentando all’ufficio dove è stato registrato il contratto il modello RLI debitamente compilato.

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